Inutile girarci troppo intorno, seppure moderna, la figura del Grinch è entrata di diritto tra quelle che popolano la magica cerchia dei personaggi connessi al Natale. Tanto è vero che “io sono un Grinch” è l’espressione comunemente usata per descrivere la propria avversione, talvolta scherzosa, verso il periodo delle Feste Natalizie
Dietro il Grinch c’è il passato di un bambino deluso e arrabbiato che crescendo ha più o meno consciamente deciso di orientare la propria avversione sul Natale… L’avversione al Natale, così, partendo davvero terra terra è comunemente generata da un senso di inadeguatezza e incomprensione davanti a chi invece durante lo stesso periodo ha gli occhi a cuoricino e decora con amore ogni millimetro quadrato di casa.
Nonostante entrambi gli approcci siano molto discutibili, oggi siamo qua per comprendere quale possa essere l’indicazione migliore da dare a chi cerca una porta e non riesce a trovarla. Ma attenzione, anche laddove essere un Grinch sia una protezione voluta, o una scelta consapevole, leggere le prossime righe potrà fornire spunti di riflessione nuovi da cui eventualmente cogliere del buono.
Andiamo, così per gioco, ad elencare una serie di profili sui quali ci si possa, con divertimento, riconoscere scoprendo che, esiste sempre la loro contropartita, e sarà proprio li che troveremo la luce del Natale.
Grinch per gioco
Questo è il profilo più divertente! Chi è Grinch per gioco lo fa per creare un pò di scompiglio con divertimento e anche sana autoironia. E’ quell’amico che “ah non parlarmi di Natale che mi vengono le bolle!!” Ma lo dice divertendosi… una posa buona dentro la quale c’è già un cuore che batte d’affetto per tanta gente. Forse il punto è proprio questo… un Grinch per gioco dovrebbe provare ad abbracciare d’affetto anche sé stesso. Magari è una persona che non vede indispensabile ciò che alla gente fa piacere e se ne priva pensando che essere altruista possa bastare. L’altruismo va praticato mettendo tra gli altri anche sé stessi!
Perché amarsi significa anche decorare a festa la nostra interiorità, con tante di quelle piccole sfumature che potrebbero anche sembrare superflue… ma che in ogni caso concorrono a generare quell’atmosfera che osiamo chiamare Magia. Nessuno è esente da questo concetto… Prendersi il tempo per comportarsi con sé stessi bene tanto quanto lo facciamo con gli altri potrebbe rivelarci una realtà davvero Meravigliosa oltre che far di noi un 100% Elfetto.
Grinch per delusione
Il Grinch per delusione fondamentalmente è un Grinch innocuo… una persona buona che associa al Natale qualcosa che è andata storta ma a cui non ha conseguito un’azione di rabbia. Come dire… ha incassato il colpo e neutralizzato il piacere ed il calore del Natale a favore di una innocua apatia. Può essere triste, perché quel periodo il Grinch per delusione lo vive esattamente come tutti gli altri periodi dell’anno. Come si trasforma il Grinch per delusione in un 100% Elfetto?! La cosa è più semplice di quanto si possa credere…
Una sorpresa, una carezza inaspettata da associare al periodo delle Feste… proprio a quel periodo dal quale il Grinch per delusione non si aspetta nulla. Qui l’appello è rivolto ad ogni Elfetto che sta leggendo e alla capacità di cercare intorno a sé un amico che abbia bisogno di questa carezza! Per il Grinch che sta leggendo invece raccomandiamo sempre di lasciare uno spazietto, benché piccino, per ricevere un gesto d’amore…
Grinch per difesa
Il Grinch per difesa è molto simile a quello per delusione… almeno nella sua origine. Siamo davanti ad una persona che associa al Natale la ragione di una profonda delusione o “scottatura”.
Al contrario del Grinch per delusione che da lì in poi neutralizza il suo amore per il Natale portandolo all’apatia, il Grinch per difesa lo respinge attaccandolo deliberatamente! Quindi di base c’è una reazione di rabbia semplice: “mi hai fatto male… ora te ne faccio anche io”. Se ci pensiamo bene, questa è la vera storia del Grinch che tutti abbiamo visto al cinema. La sua rabbia lo ha infatti portato a “rubare il Natale di tutti”, ma una volta che lo ha fatto, il suo senso di colpa e la tristezza generate a causa sua lo hanno portato non solo a ripristinare la situazione, ma anche a cambiare il suo pensiero!
Grinch per vanità
Ed eccoci qua alle prese con il Grinch per Vanità… forse il peggiore!!!! Diciamo il Signor “so tutto io” che non si abbassa al livello dei comuni mortali servi delle lucine di Natale… un’essere superiore che reputa questo periodo un grande recipiente di superficialità ed ignoranza. Beh, in realtà qui non è che si parli solo di Natale… un “vanitoso” lo è in qualsiasi circostanza, purché riesca a trovare sempre l’argomento che lo distingue e mette su un livello superiore rispetto a chi mostra una emozione sincera. E qui ci viene da ridere… nel senso che poi questo personaggio fantastico è comunque soggetto alle stesse dinamiche razionali ed emotive di chi si esprime con sincerità, solo che per una semplice questione di leggere in quella sincerità una “debolezza” si crea questo personaggio. Non sono persone malvagie, gli va solo dato il tempo di scoprire ciò che per noi è meraviglioso, da soli. A volte, basta solo parlargli del contrario di ciò che vorremmo sentirgli dire ed il gioco è fatto. La virtù opposta alla Vanità è la modestia… ad un Grinch per Vanità potremmo dire che questo mantello da super eroe gli toglie molto più di ciò che la vita sarebbe pronta a dargli… un mantello che diventa così pesante quando con tutti gli altri c’è uno status da mantenere. Non è meglio lavorare sullo spessore della propria sostanza??? Il Grinch per vanità non si converte se non attraverso un suo percorso interiore personale che (senza ammetterlo agli altri) lo porta a capire che quell’atteggiamento è inutile. Per far questo dovrà vedere in chi si comporta in modo contrario una felicità e una gioia che non si scalfiscono minimamente alle sue punzecchiate.
Il Grinch e lo spirito del Natale
Tutto questo cosa ci insegna veramente?
Tornando al protagonista della storia del Grinch, oltre ogni sfumatura che gli abbiamo dato, dobbiamo parlare anche del fatto che se lo vogliamo, anche noi possiamo avere lo stesso lieto fine! Esattamente, il Grinch si rende conto che il Natale è molto più rispetto a ciò che lui pensava di aver rubato… si possono rubare le cose materiali, ma non il significato e lo spirito che il Natale accende dentro il cuore delle persone. Ed un pò come succede ad Ebeneezer Scroodge nel romanzo di Dickens, il Grinch trova il suo riscatto redimendo ogni bruttura a favore di una nuova vita.
Citando l’illuminato autore del Grinch, il Dr. Seuss, siamo d’accordo sul fatto che ci sono diverse buone lezioni da apprendere nella storia:
“I bambini hanno comunque un forte senso etico”, ha detto. “Vogliono vedere la virtù premiata e l’arroganza o la meschinità punita … Se il Grinch ruba il Natale … alla fine deve riportarlo indietro.”
Inoltre il Dr. Geisel Seuss stesso dichiarò di aver scritto la storia del Grinch per “vedere se potevo riscoprire qualcosa sul Natale che ovviamente avevo perso”, per trovarla probabilmente in una delle terzine dell’opera più famose… e più significative:
Poi il Grinch pensò a qualcosa che non aveva mai avuto prima.
Forse il Natale, pensò … non viene da un negozio.
Forse Natale, forse … significa un po ‘di più!
Non c’è alcuna decorazione, negozio, parco o altra manifestazione del Natale che possa sostituirsi al significato che gli diamo e che possiamo trovare unicamente in un luogo… dentro noi stessi.
Vi Vogliamo Un MONDO DI BENE